Notizie -
MARZO
2014
In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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- QUARTA DOMENICA DEL SACRO TEMPO QUARESIMALE
Sassari 29/03/2014
+ IVa DOMENICA DI QUARESIMA +
«UNA COSA IO SO: ERO CIECO E ORA CI VEDO»
Giovanni 9,25
+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 9,1-41)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va’ a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».
VIVIAMO LA QUARESIMA, IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Samuele deve ungere il re di Israele, e fa quello che il Signore gli comanda. «Non guardare al suo aspetto»: istintivamente Samuele si rivolge a chi possiede le qualità umane più appariscenti. Anche noi giudichiamo allo stesso modo, anche se, a parole, diciamo che non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze. Come Samuele, dovremmo renderci disponibili a guardare il cuore. «Un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore».
Paolo distingue due tempi: prima e dopo la conversione. Siamo oltre la metà della Quaresima, se qualcuno sonnecchia, ascolti quello che Paolo scrive agli abitanti di Efeso: «Svegliati tu che dormi e Cristo ti illuminerà!». Giovanni ci porta a scoprire un secondo segno del cammino battesimale: la luce. Nel racconto della guarigione Gesù opera un rovesciamento di condizione: «Perché coloro che non vedono, vedano, e coloro che vedono diventino ciechi». I discepoli, i farisei, i genitori del cieco sono incapaci di "vedere". Solo il cieco, arriva a vedere perché crede in Gesù.
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RACCOLTA DEI VIVERI PER I BISOGNOSI
Prosegue sempre la raccolta di viveri per i più bisognosi che verranno distribuiti alle persone e famiglie in difficoltà che ne facessero richieste in parrocchia all’organismo Caritas.
ECCO I PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI DEL 2014
- TERZA DOMENICA DEL SACRO TEMPO QUARESIMALE
Sassari 22/03/2014
+ IIIa DOMENICA DI QUARESIMA +
«NON E’ PIU’ PER I TUOI DISCORSI CHE NOI CREDIAMO, MA PERCHE’ NOI STESSI ABBIAMO UDITO E SAPPIAMO CHE QUESTI E’ VERAMENTE IL SALVATORE DEL MONDO»
Giovanni 4,42
+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 4,5-42)
In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
VIVIAMO LA QUARESIMA, IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Il popolo schiavo è divenuto un popolo libero, ma la strada per la libertà passa attraverso il deserto. Li non ci sono più sicurezze. "Il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua". La reazione contro Mosè è radicale: "perché ci hai fatti uscire dall’Egitto?", e dubita che sia stato un bene essere stati liberati. Ma Dio porta avanti il suo progetto, anche davanti alle infedeltà dell’uomo. Possiamo essere sicuri dell’amore di Dio? Come sappiamo che non resteremo delusi? "Noi siamo in pace con Dio": così l’Apostolo Paolo presenta la condizione del credente, l’opposto di Messa e Meriba.
Due sono le garanzie che ci mantengono in questa pace: il dono dello Spirito, che riversa nei nostri cuori l’amore di Dio, e il fatto che Cristo è morto per noi mentre eravamo ancora peccatori. La Samaritana che incorna Gesù aveva sete di Dio? Aveva altre cose a cui pensare: le chiacchiere della gente, i problemi della vita quotidiana. Dio non era al vernice dei suoi pensieri. E’ l’incontro con Gesù che uscita questa sete. Anche se noi non abbiamo sede di Dio, Dio ha sete di noi!
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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA
+ TUTTI I GIOVEDI’: ORE 17:00 ADORAZIONE EUCARISTICA
+ TUTTI I MERCOLEDI’: ORE 16:00 IN SALONE CATECHESI SUL CATECHISMO DI S. PIO X
+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI
+ DAL 22 AL 30 MARZO: 4 MISSIONARI PER VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE (da lunedì 24 e dalle ore 15:15 gireranno per il quartiere assieme ai ministranti)
Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)
DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.
ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.
SABATO 22 MARZO: ARRIVO DEI MISSIONARI E PRESENTAZIONE ALLA COMUNITA’
Sabato 22 concelebreranno la S. Messa delle ore 18:00 i quattro sacerdoti missionari che dal 22 al 30 marzo resteranno in parrocchia per portare la Benedizione alle Famiglie nelle case. Durante la S. Messa saranno presentati alla comunità, visiteranno il quartiere riconoscibili dall’abito talare e accompagnati dai Ministranti della nostra comunità.
ORARIO DELLA BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE: DA LUNEDI’ 24 TUTTI I GIORNI DALLE ORE 15:15 .
ECCO I PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI DEL 2014
- SECONDA DOMENICA DEL SACRO TEMPO QUARESIMALE
Sassari 15/03/2014
+ IIa DOMENICA DI QUARESIMA +
«QUESTI E’ IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN LUI HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO»
Matteo 17,5
+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 17,1-9)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
VIVIAMO LA QUARESIMA, IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Fa riflettere il Vangelo di Marco nella liturgia odierna, dove si narra della Trasfigurazione di Cristo. Perché questo anticipo della manifestazione della gloria del Figlio di Dio? I discepoli da lì a poco sarebbero stati sconvolti dallo scandalo della croce, dalla Passione e dalla morte del loro Maestro. Ecco che allora Dio interviene e offre loro un anticipo della sua gloria. Egli fissa nelle loro menti quel momento di splendore per esorcizzare la paura e la disperazione nell’apparente sconfitta della morte in Croce. Nei momenti di dolore e di difficoltà dovranno ricordarsi di quello spiraglio di gloria e fondare su di esso la loro fortezza di fronte alle prove della vita. Nessun nemico sulla terra potrà togliere quel destino di felicità. La sofferenza e la morte non avranno l’ultima parola. È per questo che Cristo si è trasfigurato. È per farci vivere di fede come Abramo che parte senza indugio confidando nella parola del Signore. È per abbandonarci pienamente alla grazia, come invita l’apostolo Paolo, perché un giorno anche i nostri corpi saranno trasformati come quello di Cristo.
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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA
+ TUTTI I GIOVEDI’: ORE 17:00 ADORAZIONE EUCARISTICA
+ TUTTI I MERCOLEDI’: ORE 16:00 IN SALONE CATECHESI SUL CATECHISMO DI S. PIO X
+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI
+ DAL 22 AL 30 MARZO: 4 MISSIONARI PER VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE
Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)
DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.
ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.
BENEDICIAMO IL SIGNORE!
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo Santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero uomo, vero Dio.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paràclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione.
Benedetta la sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Iddio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.
SABATO 22 MARZO: ARRIVO DEI MISSIONARI E PRESENTAZIONE ALLA COMUNITA’
Sabato 22 concelebreranno la S. Messa delle ore 18:00 i quattro sacerdoti missionari che dal 22 al 30 marzo resteranno in parrocchia per portare la Benedizione alle Famiglie nelle case. Durante la S. Messa saranno presentati alla comunità, visiteranno il quartiere riconoscibili dall’abito talare e accompagnati dai Ministranti della nostra comunità.
ECCO I PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI DEL 2014
- PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA
Sassari 08/03/2014
+ Ia DOMENICA DI QUARESIMA +
«NON DI SOLO PANE VIVRA’ L’UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO»
Matteo 4,4
+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 4,1-11)
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
VIVIAMO LA QUARESIMA, IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Due visioni del mondo e due modi di vivere si confrontano in questa liturgia della Parola della I domenica di Quaresima. Alla caduta di Adamo ed Eva, che cedono alla tentazione del serpente, così come è raccontata nella I Lettura tratta dal libro della Genesi, si contrappone la vittoria di Cristo sul diavolo narrata nel Vangelo di Matteo. Dopo quaranta giorni di digiuno nel deserto Gesù ebbe fame. È lì, in quella situazione di debolezza, che il demonio affonda il colpo: cerca di prenderlo in fallo proponendogli gli idoli che si contrappongono a Dio: il potere, l’avere e l’orgoglio. In quel racconto è spiegata la tattica del diavolo: attende il momento opportuno, quello in cui l’uomo è più esposto, per presentarsi e farlo cadere. Anche Gesù avrebbe potuto scegliere una via più facile e giungere al successo, magari usando quelle scorciatoie che Satana gli ha proposto. Ma Cristo non si lascia sedurre dalle lusinghe del maligno e risponde affidandosi interamente al Padre. La vittoria di Gesù diventa così pegno di speranza per ogni uomo che vuole combattere e vincere la tentazione.
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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA
+ TUTTI I GIOVEDI’: ORE 17:00 ADORAZIONE EUCARISTICA
+ TUTTI I MERCOLEDI’: ORE 16:00 IN SALONE CATECHESI SUL CATECHISMO DI S. PIO X
+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI
+ DAL 22 AL 30 MARZO: 4 MISSIONARI PER VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE
Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)
DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.
ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.
ECCO I PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI DEL 2014
- OTTAVA DOMENICA TEMPO ORDINARIO
Sassari 01/03/2014
+ VIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO +
«CERCATE ANZITUTTO IL REGNO DI DIO E LA SUA GIUSTIZIA»
Matteo 6,33
+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 6,24-34)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
Commento alle letture
Il Signore ha cura di noi! È questa la lieta notizia. La I Lettura ci mostra l’annuncio di questa tenerezza: al popolo che si credeva abbandonato da Dio, il profeta rende noto che Dio non si dimentica di nessuno. È per questo che il credente può vivere nell’abbandono fiducioso in Lui: chi crede sa che può contare su Dio. Alla luce di questa profezia, risuona il comando di Gesù: «Non preoccupatevi per la vostra vita», che non invita a un placido ozio, ma alla ricerca di ciò che davvero è essenziale nella nostra esistenza. Infatti, al centro di tutto ci deve essere la ricerca del Regno di Dio e della sua giustizia, in altre parole, della volontà di Dio. Il brano evangelico potrebbe essere riassunto così: cercate prima di tutto una buona relazione con Dio, perché questa è l’unica cosa che davvero resta, che non si perde, che ci sostiene anche nei momenti duri della vita. Solo così non ci si serve di Dio, ma si serve Dio; non si cerca il dispensatore delle grazie, ma si vive nella sua grazia; non si prega per ottenere favori, ma per servire il Vangelo… e tutto il resto ci sarà donato in più.
5 MARZO - INIZIO DELLA QUARESIMA
+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI +
«STATE ATTENTI A NON PRATICARE LA VOSTRA GIUSTIZIA DAVANTI AGLI UOMINI PER ESSERE AMMIRATI DA LORO, ALTRIMENTI NON C’E’ RICOMPENSA PER VOI PRESSO IL PADRE VOSTRO CHE E’ NEI CIELI»
Matteo 6,1
+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 6,1-6.16-18)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».
VIVIAMO LA QUARESIMA, IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Nel ciclo A la Quaresima conserva maggiormente il suo carattere di cammino catecumenale verso la Pasqua. E’ la solenne Veglia Pasquale, infatti, la celebrazione più appropriata per i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima, Eucaristia). Per chi, invece, ha già ricevuto il battesimo, quello quaresimale è tempo favorevole per la conversione, così da rinnovare in verità gli impegni battesimali nella nostre di Pasqua.
Sono le grandi pericopi giovannee (dalla III alla V domenica) a imprimere alla Quaresima la sua coloritura battesimale. In esse tutti i significati del battesimo vengono annunciati. Nel dialogo con la Samaritana Gesù promette lo Spirito nel simbolo dell’acqua, he disseta la nostra vita consentendoci la vera adorazione di Dio; il racconto del cieco nato rivela il battesimo come l’illuminazione che ci rende discepoli e ci fa camminare nella luce di Cristo; la risurrezione di Lazzaro, infine, ci ricorda che il battesimo è immersione nella morte di Gesù per partecipare della sua risurrezione.
Acquistano così il loro significato le due domeniche precedenti, incentrate sulle tentazioni di Gesù e sulla sua Trasfigurazione. Sul Tabor anche noi entriamo nella nube di Dio, simbolo ancora dello Spirito, che ci configura all’umanità gloriosa del Signore, nel quale possiamo vincere il peccato e la tentazione.
IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA
+ MERCOLEDI’ DELLE CENER E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA DALLE CARNI
+ TUTTI I GIOVEDI’: ORE 17:00 ADORAZIONE EUCARISTICA
+ TUTTI I MERCOLEDI’: ORE 16:00 IN SALONE CATECHESI SUL CATECHISMO DI S. PIO X
+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI
+ DAL 22 AL 30 MARZO: 4 MISSIONARI PER VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE
Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)
DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.
ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.
ECCO I PELLEGRINAGGI PARROCCHIALI DEL 2014