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 Notizie - MARZO 2019

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-IVa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
31/03/2019



+ IVa DOMENICA +

«QUESTO TUO FRATELLO ERA MORTO ED E' TORNATO IN VITA, ERA PERTDUTO ED E' STATO RITROVATO»

Luca 15,32
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 15,1-3.11-32)

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

San Paolo afferma che «se uno è in Cristo, è una creatura nuova», lascia perdere le cose vecchie e si aggrappa a quella novità portata dal Signore: una vita piena e riconciliata nell’amore. La riconciliazione non è mai a senso univoco: necessita di una persona che la dona e un’altra che la accoglie, altrimenti resta sterile. La parabola del Padre misericordioso e dei due figli ne è un esempio luminoso: da una parte c’è il Padre che accoglie i due figli e dall’altra ci sono i figli: il minore, che nell’abbraccio di misericordia, si rende conto del male fatto e si lascia riaccogliere, mentre il figlio maggiore si chiude nei suoi preconcetti e non accetta il perdono, cosicché l’offerta del padre di rientrare crolla. Sono i due modi con i quali ogni uomo può porsi dinanzi al perdono di Dio: o lasciarsi avvolgere da questo infinito e paterno amore, o rimanere inerte a cercare di capire una logica che non potrà mai essere compresa con le teorie umane. Tuttavia, se ci si lascia plasmare da questo affetto, si comprende che il vero imperativo che cambia la vita è l’amore, non l’imposizione o la legge.

SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



PELLEGRINAGGIO, VIAGGI E GITE 2019

Per il prossimo anno il pellegrinaggio parrocchiale sarà svolto in Irlanda dal 1 a 8 luglio. E' possibile scaricare il programma dettagliato del viaggio cliccando qui.

E' previsto un viaggio a Cuba dal 4 al 14 novembre 2019 (indispensabile possesso del Passaporto). scaricare il programma dettagliato del viaggio cliccando qui.





-IIIa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
24/03/2019



+ IIIa DOMENICA +

«SE NON VI CONVERTIRETE, PERIRETE TUTTI ALLO STESSO MODO»

Luca 13,5
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 13,1-9)

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Rimaniamo meravigliati leggendo il racconto della chiamata e della missione di Mosè. Nel suo peregrinare di pastore, Mosè arriva al monte di Dio, l’Oreb ("il tenebroso"). Attraverso la fiamma del roveto Dio si manifesta a Mosè. A lui rivela il suo nome: Jahvè, che significa: «Io sono colui che sono». Dio non è un idolo, ma si rivela come Dio vivo, sempre vicino e presente in mezzo al suo popolo. Dio invia Mosè a liberare gli Israeliti dalle sofferenze della schiavitù egiziana. È una missione che supera le forze umane. Paolo rievoca il cammino degli Ebrei nel deserto, quando il popolo ricevette tutti i doni necessari alla vita, l’acqua e la manna. Questi, come figure del Battesimo e dell’Eucaristia, indicavano già un rapporto con Gesù Cristo. Il Vangelo ci aiuta a comprendere il significato di incidenti tragici e morti violente. La parabola del fico senza frutti ci invita ad abbandonare la convinzione che alla colpa segua il castigo e non sia possibile il perdono. Chi sbaglia può rinnovarsi e cambiare. Dio è paziente, ma il tempo di cui disponiamo per convertirci è breve. Approfittiamo del «momento favorevole» della Quaresima!

SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



PELLEGRINAGGIO, VIAGGI E GITE 2019

Per il prossimo anno il pellegrinaggio parrocchiale sarà svolto in Irlanda dal 1 a 8 luglio. E' possibile scaricare il programma dettagliato del viaggio cliccando qui.

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-IIa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
16/03/2019



+ IIa DOMENICA +

«QUESTI È IL FIGLIO MIO, L'ELETTO; ASCOLTATELO!»

Luca 9,35
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Lc 6,39-45)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Abramo padre nella fede, per primo imparò a fidarsi di Dio nelle vicende liete e tristi della vita. Dio gli promette una discendenza numerosa come le stelle del cielo, alludendo al dono di Isacco, ma anche il possesso della terra. Segno delle divine promesse è l’alleanza che Dio stipula con Abramo, espressa mediante il linguaggio del sacrificio. Anche per noi, come per Abramo, la salvezza dipende dalla fede, che è adesione al Figlio di Dio, Gesù, il quale sul Tabor -- luogo della divina rivelazione -- dinanzi a Pietro, Giacomo e Giovanni, che sarebbero stati suoi compagni nel Getsemani, si trasfigura mentre prega, manifestando la sua identità. Mosè ed Elia, simbolo delle Legge e dei profeti, parlano dell’esodo del Messia, cioè della sua beata passione. La salita sul Tabor prepara la salita sul Calvario, rafforzando la fede degli apostoli nell’imminenza della passione di Gesù. In ubbidienza al Padre ascoltiamo e seguiamo Gesù. Mentre aspettiamo come salvatore Gesù Cristo che trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, rimaniamo saldi in lui, facendoci suoi imitatori.

SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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PELLEGRINAGGIO, VIAGGI E GITE 2019

Per il prossimo anno il pellegrinaggio parrocchiale sarà svolto in Irlanda dal 1 a 8 luglio. E' possibile scaricare il programma dettagliato del viaggio cliccando qui (ultimi posti disponibili).

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-Ia DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
10/03/2019



+ Ia DOMENICA +

«NON DI SOLO PANE VIVRA' L'UOMO»

Luca 4,4
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 4,1-13)

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La Chiesa ogni anno nel tempo forte quaresimale, segno sacramentale della nostra conversione, si unisce al mistero di Gesù, che, dopo il battesimo nel Giordano, pieno di Spirito Santo, dallo stesso Spirito è condotto nel deserto, dove Satana lo tentò, ma lui lo vinse rimanendo da Figlio sottomesso docilmente alla Parola del Padre, manifestata nelle Scritture alle quali rimanda nelle sue risposte al nemico. Guardiamoci dalle scorciatoie o scappatoie che Satana ci suggerisce per allontanarci dalla via della Croce: la popolarità, il potere, il successo per ottenere la gloria mondana. Seguiamo l’esempio del Maestro vivendo nella povertà, nel servizio di Dio, adorando il Padre, unico Dio e Signore. Con Gesù, nostra forza, vinciamo il maligno. In questo tempo favorevole per la nostra salvezza ascoltiamo e accogliamo la Parola nel cuore per annunciarla e proclamarla con la vita e con la bocca davanti ad ogni uomo, perché tutti possano conoscere Cristo crocifisso e risorto e aderire a Lui, nel quale raggiunge la sua pienezza salvifica il Credo storico d’Israele.

LA SANTA QUARESIMA

Molti avranno scelto, in un particolare momento della vita, di partecipare a un corso di Esercizi Spirituali: hanno vissuto cioè un tempo di maggiore distensione dalle attività quotidiane per ritirarsi nel silenzio, nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio. La Chiesa prevede per tutti, invece, un vero e proprio itinerario di esercizio della vita interiore, aiutato anche dal sacrificio esteriore. Questo tempo è la Quaresima! I tre elementi essenziali che lo caratterizzano sono determinanti: digiuno, preghiera, carità. Il digiuno fisico aiuta lo spirito ad aprirsi a spazi intensi di preghiera e a rendersi sempre più coscienti che bisogna essere solidali con i fratelli attorno a noi. Sono aspetti che è possibile vivere non solo personalmente, ma anche comunitariamente, facendo opportune scelte in famiglia, aderendo alle iniziative della comunità parrocchiale o di qualche gruppo di ispirazione cristiana. Aiutarsi in tutto questo permette di non scoraggiarsi e di «fortificare l’uomo interiore» (Cfr. Efesini 3,16) per celebrare con Cristo la gloria della Pasqua. Vivere la Quaresima come momento favorevole significa allora anzitutto contemplare la vita di Cristo, armarsi della sua Parola per contrastare le suggestioni del male, nutrirsi dei Sacramenti della fede per non incombere in una sorta di anoressia spirituale.


PELLEGRINAGGIO, VIAGGI E GITE 2019

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-MERCOLEDI' DELLE CENERI

Sassari
06/03/2019



+ MERCOLEDI' DELLE CENERI+

«IL PADRE TUO, CHE VEDE NEL SEGRETO, TI RICOMPENSERA'»

Matteo 6,18
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Lc 6,39-45)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

L'austero simbolo delle ceneri che oggi riceviamo sul capo costituisce un eloquente richiamo alla nostra umana finitezza. Questa consapevolezza di limite, lo sappiamo bene, non ci esclude però dall’approdo nello sconfinato orizzonte di quel gioioso evento pasquale verso cui le ceneri ci indirizzano. In questo itinerario il cristiano sa di poter trovare sempre un grande sostegno nella forza della Parola di Dio. Le parole di Gioele invitano tutti i componenti della società (vecchi, fanciulli, lattanti…) alla sobrietà e incisività dei gesti: «Laceratevi il cuore e non le vesti». Paolo nella sua lettera ai Corinzi ci ricorda la perenne e confortante disponibilità del Padre all’abbraccio del perdono: «Lasciatevi riconciliare con Dio». I segni penitenziali del digiuno, della tristezza e del pianto, per essere veramente tali, ci dice Gesù, devono scaturire dalla sincerità del cuore e devono essere lontani da ogni forma di malcelata ipocrisia che ne può pregiudicare tutto il senso e l’efficacia: «Tu quando digiuni, profùmati la testa e làvati il volto».

SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


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DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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-VIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
02/03/2019



+ VIIIa DOMENICA +

«NON VI E' ALBERO BUONO CHE PRODUCA FRUTTO CATTIVO»

Luca 6,43
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 6,39-45)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Nella liturgia di questa domenica ci è dato di ascoltare, dal libro del Siracide, quanto sia importante, nella valutazione della qualità di ogni persona, la sua parola. Essa manifesta realmente chi ciascuno veramente sia «Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini». Cristo, ha reso definitivamente manifesta la vera "Parola", quella che procede dal Padre e che non è semplicemente pronunciata da Lui, ma che coincide con la sua Persona, per mezzo della quale Dio ha concesso agli uomini la vittoria della vita sulla morte (II lettura). Tutti noi siamo chiamati a far vivere questa Parola in noi, ossia a farci "abitare" da Cristo che si comunica a noi nella Chiesa attraverso il dono del suo Spirito. Nella misura in cui lo faremo saremo in grado costantemente non di dire "parole" ma di testimoniare la "Parola", Cristo stesso, nella nostra vita e divenendo quell’«uomo buono» che «trae fuori il bene dal tesoro del suo cuore» similmente all’albero che essendo buono "dentro" non potrà che produrre frutti buoni.

MERCOLEDI' 6 MARZO, MERCOLEDI' DELLE CENERI: INIZIO DEL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)

DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.



LUNEDI' 4 MARZO: FESTA DI CARNEVALE

Lunedì dalle ore 16:30 nel Salone parrocchiale si svolgerà la Festa di Carnevale.



PELLEGRINAGGIO, VIAGGI E GITE 2019

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