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 Notizie - NOVEMBRE 2020

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-Ia DOMENICA DI AVVENTO

Sassari
28/11/2020



+ Ia DOMENICA +

«QUELLO CHE DICO A VOI, LO DICO A TUTTI: VEGLIATE!»

Marco 13,37
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

«Fate attenzione, vegliate» è l’invito con cui si apre questo tempo di Avvento. E significa tener viva in cuor nostro l’attesa della venuta nella gloria di Gesù; non perdere mai di vista quest’orizzonte di luce, questo traguardo di gloria, sapendo che in Gesù, e solo in lui, è la speranza dell’umanità. E questo ci evita di cadere nelle trappole dei falsi cristi e dei falsi profeti che sorgono e fanno segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti. Più che mai, ci affidiamo a Gesù che ci renderà saldi sino alla fine. Davvero degno di fede è il Padre dal quale siamo stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo! E a lui ci rivolgiamo con la bellissima preghiera del profeta Isaìa, non temendo di gridare: Signore siamo stati ribelli, il nostro cuore si è indurito, squarcia i cieli e scendi! Plasma l’argilla che noi siamo e fa’ di noi tutti insieme il capolavoro d’amore che da sempre desideri! Che non ci sia più nessuno che si risvegli senza stringersi a te (I Lettura). Questo Avvento ci dia la grazia di vivere un profondo rinnovamento interiore; la nostra vita sia trasformata dal Cristo che viene.

Fonte: www.la-domenica.it

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DOMENICA 6 DICEMBRE: NON SI CELEBRA LA S. MESSA DELLE ORE 18:00

Domenica 6 dicembre in concomitanza con la Festa di San Nicola patrono della Città di Sassari, non ci sarà alla sera la S. Messa delle ore 18:00.


COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-SOLENNITA' DI N.S. GESU' CRISTO RE DELL'UNIVERSO

Sassari
21/11/2020



+ SOLENNITA' +

+ N.S. GESU' CRISTO RE DELL'UNIVERSO +

«IN VERITÀ IO VI DICO: TUTTO QUELLO CHE AVETE FATTO A UNO SOLO DI QUESTI MIEI FRATELLI PIÙ PICCOLI, L’AVETE FATTO A ME»

Matteo 25,40
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 25,31-46)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me". Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato". Anch’essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Dio ha mostrato lungo tutto il corso della storia della salvezza di essere un Padre che cura i suoi figli. Ezechiele lo paragona a un pastore che cerca le sue pecore, particolarmente quelle disperse, per condurle ai pascoli della sicurezza e del benessere. San Paolo, scrivendo ai Corinzi, esplicita che quel paragone dell'Antico Testamento si compie in Gesù Cristo, coLui che ha realizzata la salvezza dell'umanità a costo del suo sacrificio cruento sulla croce.
Di fronte ad atti così grandi di amore, come può l'uomo rimanere cieco e sordo e non aprirsi alla carità vicendevole? Come può l'uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, non amare chi Dio ama? E' la chiave di volta della vita, è il metro sul quale saremo giudicati da Dio, come ci insegna il Vangelo odierno. Dio ci invita a capire la vita, più che le cose della vita, e sembra dirci: hai capito che cosa vuol dire vivere? Bene, vivi per sempre! Non hai capito che cosa significa vivere? Male, prendine le conseguenze, perché ogni occasione ti è stata data e non hai saputo coglierla. A noi che siamo in vita è data la grande opportunità di essere nel Regno di Dio: non sprechiamola!

Fonte: www.la-domenica.it

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DOMENICA 22 NOVEMBRE: PRESENTAZIONE NUOVO MESSALE

Domenica 22 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo avverrà la presentazione del Nuovo Messale.
In questo mese di Novembre continuiamo a pregare per i defunti.


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-XXXIIIma DOMENICA TEMPO ORDINARIO - GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Sassari
14/11/2020



+ XXXIIIma DOMENICA T. O. +

Giornata Mondiale dei Poveri

«PERCHÉ A CHIUNQUE HA, VERRÀ DATO E SARÀ NELL’ABBONDANZA; MA A CHI NON HA, VERRÀ TOLTO ANCHE QUELLO CHE HA»

Matteo 25,29
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 25,14-30)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo". Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Avviandoci verso la conclusione dell'Anno Liturgico, l'autore del libro dei Proverbi ci ricorda che il valore della donna - come anche dell'uomo - sta nell'attenzione alla famiglia e ai poveri, nel lavorare con le proprie mani, nella relazione con Dio all'insegna del timore e del rispetto. San Paolo c'invita a vivere vigilanti nell'attesa della venuta gloriosa del Signore nostro Gesù Cristo crocifisso e risorto, camminando nella luce, senza mai partecipare alle opere infruttuose delle tenebre. San Matteo presenta la parabola dei talenti. Meravigliamoci per l'agire del padrone, cioè del Padre che ci dona tutto gratuitamente e ci dà fiducia lasciandoci il compito di far fruttificare i suoi doni per lo sviluppo del Suo Regno.
Dovendo anche noi, un giorno, rendere conto a Dio della gestione dei talenti ricevuti, come i due servi della parabola, impegniamoci seriamente nell'investirli per la sua gloria e il bene dei fratelli. Non ci accada di imitare il terzo servo, malvagio e pigro, immagine di coloro che non hanno messo a disposizione degli altri il talento dell'amore. Il Signore ci conceda la grazia di servirlo.

Fonte: www.la-domenica.it

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DOMENICA 22 NOVEMBRE: PRESENTAZIONE NUOVO MESSALE

Domenica 22 novembre, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo avverrà la presentazione del Nuovo Messale.


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-XXXIIma DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
07/11/2020



+ XXXIIma DOMENICA T. O. +

«VEGLIATE DUNQUE, PERCHÉ NON SAPETE NÉ IL GIORNO NÉ L’ORA»

Matteo 25,13
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 25,1-13)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: "Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Le sagge risposero: "No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene". Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore, aprici!". Ma egli rispose: "In verità io vi dico: non vi conosco". Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La sapienza di Dio si lascia trovare da quanti la cercano, l'amano e l'ascoltano. [..] Ella, nella sua benevolenza, ci cerca, chiamandoci per le strade. Il salmista richiama la nostra vocazione: appartenendo a Dio, siamo fatti per Lui. Desiderandolo giorno e notte e dedicandoci liberamente al suo servizio, troveremo in Lui il nostro aiuto. Attraverso la parabola delle dieci vergini, Cristo, Sposo della Chiesa, ci invita a vegliare e a tenerci pronti per il banchetto nuziale con Lui nella Gerusalemme celeste. Occorre progredire nel pellegrinaggio della fede alimentando la lampada della nostra vita con l'olio della sua Parola, perché possiamo essere luminosi, rendendogli testimonianza con le opere buone della carità misericordiosa, nell'attesa della sua gloriosa venuta.
Crediamo fermamente in Lui, morto e risorto per la nostra salvezza, fondamento della nostra speranza nella vita eterna e nella risurrezione futura. Crediamo che il Padre celeste nell'ora della nostra morte ci radunerà con Lui per mezzo di Cristo Gesù, Salvatore e Buon Pastore, il quale si fa riconoscere qui e ora nello spezzare il pane.

Fonte: www.la-domenica.it

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NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI

Sassari
01/11/2020



+ SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI +

«BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHÉ DI ESSI È IL REGNO DEI CIELI»

Matteo 5,3
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 5,1-12)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La Solennità di Tutti i Santi ci mostra il volto bello della Chiesa. Lo riconosciamo nei volti luminosi della folla innumerevole, segnati dall'amore del Dio vivente e riverbero della gloria del Risorto. Lo scenario grandioso dell'Apocalisse, ricco di simboli, di lode e di adorazione, parla al cuore e solleva le nostre aspirazioni al tempo, a noi ignoto, in cui vedremo Dio faccia a faccia, quando Egli sarà nostra luce per sempre. Nell'attesa, siamo la Chiesa in cammino, santa nella sua radice battesimale e insieme bisognosa di purificazione.
La pagina evangelica delle Beatitudini non dà adito a logiche mondane di alcun genere. Ci avverte con semplicità che sarebbe un controsenso dirsi discepoli del Signore e "accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all'insegna di un'etica minimalistica e di una religiosità superficiale" (San Giovanni Paolo II). Beati! Si ma pellegrini fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio. Gesù non ci illude. E' Lui l'uomo delle Beatitudini. Ci chiede di stare con Lui, di condividere la Sua vita, di coltivare la santa ambizione di una vita cristiana "alta" nelle condizioni ordinarie che ci sono proprie.

Fonte: www.la-domenica.it

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DOMENICA 1 NOVEMBRE, SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI

Domenica 1 novembre si celebra la Solennità di Tutti i Santi e lunedì 2 novembre la Commemorazione dei fedeli defunti
Per quest'ultima celebrazione le Sante Messe saranno solo al mattino alle ore 08:30 e 10:00, alla sera NON ci sarà la Santa Messa in Parrocchia.


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

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