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 Notizie - MARZO 2023

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
Dal men? a destra selezioni il mese che vuoi vedere.



-Va DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
25/03/2023



+ Va DOMENICA +

«NON TI HO DETTO CHE, SE CREDERAI, VEDRAI LA GLORIA DI DIO?»

Gv 11,40
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 11-1-45)

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro. Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Il sepolcro da cui Dio fa uscire il suo popolo in esilio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri», con la promessa di ricondurlo nella sua terra, e la tomba da cui Gesù richiama Lazzaro alla vita, sono immagini dell’immersione nell’acqua del battesimo. Immergendosi nell’acqua, coloro che ricevevano il battesimo scendevano simbolicamente nel sepolcro, dove deponevano l’uomo vecchio, quello dominato dalla "carne", cioè dal peccato. «Lazzaro, vieni fuori!»: l’uscita di Lazzaro dal sepolcro diventa l’immagine del battezzato che risale dall’acqua del battesimo, risorto a una vita nuova. Lazzaro è chiamato per nome, e anche tu nel battesimo hai ricevuto un nome, perché la salvezza ti coinvolge personalmente: sei tu che oggi esci dal sepolcro, che passi dalla schiavitù del peccato alla dignità di figlio di Dio, dal dominio della morte alla vita scaturita dalla risurrezione di Cristo: «Io sono la risurrezione e la vita... Chiunque vive e crede in me non morirà in eterno». E tutto questo avviene ora, nel tuo presente, nell’oggi della tua fede: «Credi questo?... Sì, o Signore, io credo».

Fonte: www.la-domenica.it

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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 22 febbraio inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri. Il Santo Padre Francesco ha chiesto in questa giornata di pregare e digiunare per la pace.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



SPESA DI CARITA'

Chi volesse può portare viveri in parrocchia che verranno distribuiti dall'Organismo Caritas per le famiglie bisognose.


NOTA DEL 2 DICEMBRE DEI VESCOVI ITALIANI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA PANDEMIA

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
• non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.


GITE, PELLEGRINAGGI, VIAGGI

Ecco scaricabili i due programmi dei pellegrinaggi e viaggi parrocchiali 2023.
- TOUR DELLE MARCHE E SAN MARINO (11-14 APRILE 2023)
- TURCHIA DI SAN PAOLO (3-11 LUGLIO 2023)





-

Sassari
18/03/2023



+ IVa DOMENICA +

«TU, CREDI NEL FIGLIO DELL'UOMO?»

Gv 9,35
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 9,1-41)

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va’ a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

L’elezione di Davide e la sua unzione a re d’Israele ci ricordano che nel battesimo anche noi siamo stati scelti da Dio e rivestiti della dignità regale. Il battesimo è chiamato anche "illuminazione", perché colloca il battezzato nell’ambito della luce, come avviene nella guarigione dell’uomo cieco fin dalla nascita. La luce è la prima realtà creata da Dio. E Dio la partecipa a noi suoi figli perché la manifestiamo con la testimonianza della nostra vita: «Ora siete luce nel Signore: comportatevi come figli della luce». Il battesimo è considerato una nuova creazione: Gesù che fa del fango e lo spalma sugli occhi del cieco compie due gesti battesimali simbolici che ci riportano alla prima creazione, quella dell’uomo plasmato dalla polvere/fango del suolo. Anche per noi ogni domenica Gesù prepara quel fango miracoloso che è la sua Parola, che ci guarisce e ci illumina. Anche per noi rinnova oggi i gesti del nostro battesimo, aprendo i nostri orecchi e i nostri occhi con il dono di una nuova luce.

Fonte: www.la-domenica.it

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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 22 febbraio inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri. Il Santo Padre Francesco ha chiesto in questa giornata di pregare e digiunare per la pace.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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NOTA DEL 2 DICEMBRE DEI VESCOVI ITALIANI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA PANDEMIA

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
• non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.


GITE, PELLEGRINAGGI, VIAGGI

Ecco scaricabili i due programmi dei pellegrinaggi e viaggi parrocchiali 2023.
- TOUR DELLE MARCHE E SAN MARINO (11-14 APRILE 2023)
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-IIIa doMENICA DI QUARESIMA

Sassari
11/03/2023



+ IIIa DOMENICA +

«CHIUNQUE BEVE DI QUEST'ACQUA AVRÀ DI NUOVO SETE; MA CHI BERRÀ DELL'ACQUA CHE IO GLI DARÒ, NON AVRÀ PIÙ SETE IN ETERNO»

Gv 4,13-14
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

L’acqua, la luce, la vita sono i doni battesimali che, in queste tre ultime domeniche di Quaresima, rivelano la premura di Dio per noi, sue creature. L’acqua è il dono che Dio fa al suo popolo assetato nel deserto. L’acqua che la donna di Samaria attinge al pozzo di Giacobbe rivela in lei una sete più profonda da placare, un vuoto interiore da colmare e un desiderio cocente di pienezza che rendono inquieta la sua esistenza. Quest’acqua attinta ogni giorno le avrebbe procurato nuova sete: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete». Non così l’acqua viva attinta al "poz- zo spirituale" che è Gesù: «Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno». È, questa, la promessa messianica fatta anche a tutti noi e realizzata nel dono dell’acqua viva del nostro battesimo, l’acqua che «ha riversato nei nostri cuori l’amore di Dio per mezzo dello Spirito». Come la donna di Samaria, oggi sarai anche tu grato per questo dono? Saprai chiedere con lei: «Signore, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete»?

Fonte: www.la-domenica.it

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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 22 febbraio inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri. Il Santo Padre Francesco ha chiesto in questa giornata di pregare e digiunare per la pace.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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NOTA DEL 2 DICEMBRE DEI VESCOVI ITALIANI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA PANDEMIA

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
• non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

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GITE, PELLEGRINAGGI, VIAGGI

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-IIa DOMENCA DI QUARESIMA

Sassari
05/03/2023



+ IIa DOMENICA +

«QUESTI È IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN LUI HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO. ASCOLTATELO»

Mt 17,5
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 17,1-9)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Dopo aver sostato nel deserto, oggi siamo condotti sul monte della Trasfigurazione. Nel deserto Gesù vince il tentatore rimanendo figlio; ora la sua condizione filiale si manifesta nella luce di un corpo trasfigurato ed è confermata dal Padre: «Questi è il Figlio mio, l’amato». La sua gloria, però, non può essere bloccata sul monte, in tre capanne, come vorrebbe Pietro. Occorre rimettersi in cammino perché soltanto lungo la strada che sale a Gerusalemme potrà manifestarsi, ed essere riconosciuta, la gloria luminosa che trasfigura Gesù: è infatti la gloria di chi offre la vita nell’amore. Sapendosi amato dal Padre, Gesù ama, fino al dono della propria esistenza, tutti i suoi fratelli e sorelle. Anziché costruire capanne per fermarci, siamo invitati a seguirlo. Anche noi, come Abramo, dobbiamo uscire dalla terra dei nostri egoismi per incamminarci verso la terra che Dio ci mostra: quella di una vita che si realizza donandosi. Questa è la vocazione santa alla quale Dio ci chiama, come Paolo scrive a Timòteo. Colui che ha vinto la morte fa risplendere in noi la sua vita nuova. L’amore che trasfigura Gesù deve trasformare anche noi, rendendoci in lui nuove creature.

Fonte: www.la-domenica.it

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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 22 febbraio inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri. Il Santo Padre Francesco ha chiesto in questa giornata di pregare e digiunare per la pace.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

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Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

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La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



NOTA DEL 2 DICEMBRE DEI VESCOVI ITALIANI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA PANDEMIA

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
• non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.


GITE, PELLEGRINAGGI, VIAGGI

Ecco scaricabili i due programmi dei pellegrinaggi e viaggi parrocchiali 2023.
- TOUR DELLE MARCHE E SAN MARINO (11-14 APRILE 2023)
- TURCHIA DI SAN PAOLO (3-11 LUGLIO 2023)





-Ia DOMENCA DI QUARESIMA

Sassari
01/03/2023



+ Ia DOMENICA +

«NON DI SOLO PANE VIVRÀ L’UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO»

Mt 4,4
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La Quaresima è tempo di prova e di discernimento. Ci conduce verso la Pasqua ponendoci la domanda: chi vogliamo essere? Vogliamo assomigliare al primo Adamo oppure al nuovo Adamo, Gesù Cristo? Adamo, messo alla prova, cede alla tentazione e disobbedisce alla Parola di Dio. Il nuovo Adamo vince il tentatore perché custodisce la Parola di Dio nel cuore, e la Parola lo custodisce nella relazione filiale con il Padre. Gesù è e rimane figlio perché a ogni tentazione risponde lasciandosi guidare dalle Scritture e opponendo alla parola del divisore quella del Padre, che non separa, ma crea comunione. Ecco come vivere bene il cammino verso la Pasqua: ascoltare la Parola di Dio, meditarla e pregarla, così da renderla luce per i nostri passi, lampada sul cammino. La Parola di Dio ci fa anche una grande promessa, come Paolo annuncia ai Romani: se per la caduta di un solo uomo si è riversata sull’umanità la condanna, per l’opera giusta di un solo uomo si riversa su tutti noi la giustizia di Dio, che ci dà vita. Il cammino quaresimale va perciò vissuto nella gioia di chi sa – così ci fa pregare il Salmo 50 – che il proprio cuore è stato ricreato dalla misericordia di Dio.

Fonte: www.la-domenica.it

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IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 22 febbraio inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri. Il Santo Padre Francesco ha chiesto in questa giornata di pregare e digiunare per la pace.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



NOTA DEL 2 DICEMBRE DEI VESCOVI ITALIANI SULLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA PANDEMIA

Pubblichiamo il testo della Lettera inviata dalla Presidenza della CEI ai Vescovi contenente alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia.

La normativa di prevenzione dalla pandemia da Covid-19 non è stata oggetto di interventi recenti del Governo. Sembra, tuttavia, opportuno continuare a condividere i seguenti consigli e suggerimenti:

• è importante ricordare che non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al SARS-CoV-2;
• si valuti, in ragione delle specifiche circostanze e delle condizioni dei luoghi, l’opportunità di raccomandare l’uso della mascherina;
• è consigliata l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto;
• è possibile tornare nuovamente a ripristinare l’uso delle acquasantiere;
• è possibile svolgere le processioni offertoriali;
• non è più obbligatorio assicurare il distanziamento tra i fedeli che partecipino alle celebrazioni;
• si potrà ripristinare la consueta forma di scambio del segno della pace;
• si consiglia ai Ministri di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione;
• nella celebrazione dei Battesimi, delle Cresime, delle Ordinazioni e dell’Unzione dei Malati si possono effettuare le unzioni senza l’ausilio di strumenti.

Tenuto conto delle specifiche situazioni locali i singoli Vescovi possono, comunque, adottare provvedimenti e indicazioni più particolari.


GITE, PELLEGRINAGGI, VIAGGI

Ecco scaricabili i due programmi dei pellegrinaggi e viaggi parrocchiali 2023.
- TOUR DELLE MARCHE E SAN MARINO (11-14 APRILE 2023)
- TURCHIA DI SAN PAOLO (3-11 LUGLIO 2023)





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