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 Notizie - OTTOBRE 2024

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-XXXa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
26/10/2024



+ XXXma DOMENICA +

«VA', LA TUA FEDE TI HA SALVATO»

Mc 10,52
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Dopo la distruzione di Gerusalemme (587 a.C.), durante l’esilio, il profeta Geremia intonava le prime note di una melodia colma di speranza, invitando il "resto d’Israele" (il cieco, lo zoppo…) a cantare sin da allora la gioia della salvezza promessa dal Signore. C’è ancora chi, nel buio, sa "gridare" la propria speranza? Quante grida restano sepolte sotto la coltre del dolore! O quante altre si disperdono in suoni afoni di sterili lamentele! Ma il grido di quest’uomo cieco, di nome Bartimeo, infrange la barriera del suono con una limpidezza interiore disarmante. Bartimeo introduce la strategia più geniale che la sua creatività gli lascia intuire: lui grida, non ha altro. Non grida qualcosa, ma grida a Qualcuno. Questo grido ha la fede di chi, nel dolore, rimane tenacemente a contatto col proprio desiderio di vita e lo riversa in una relazione: il suo grido di fede è la "preghiera del cuore" che si lancia nel cuore di Gesù. Come "sacerdote compassionevole" (II Lettura) Gesù se ne fa carico, al punto da portarlo al Padre, con la voce della sua stessa umanità, sull’altare della croce. Oggi è qui, in questa Eucaristia, per portargli anche il nostro.

Fonte: www.la-domenica.it



VENDITA DEI DOLCI

Sabato e Domenica ci sarà la vendita di dolci.



SOLENNITA' OGNISSANTI E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

Venerdì 1 novembre Solennità di Ognissanti le Sante Messe saranno alle ore 08:30, 10:00 e 18:00.

Sabato 2 novembre Commemorazione dei Defunti alle ore 15:30 in Cimitero Santa Messa, alla sera in parrocchia alle ore 18:00 la Celebrazione Eucaristica sarà della XXXIa Domenica del Tempo Ordinario.





-XXIXa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
20/10/2024



+ XXIXma DOMENICA +

98ma Giornata Missionaria Mondiale

«ANCHE IL FIGLIO DELL'UOMO INFATTI NON È VENUTO PER FARSI SERVIRE, MA PER SERVIRE E DARE LA PROPRIA VITA IN RISCATTO PER MOLTI»

Mc 10,45
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,35-45)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Quante pretese abbiamo sempre nella preghiera… A volte sembra che siamo noi a insegnare a Dio quel che deve fare, e non che si compia la sua volontà! «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Sappiamo noi qual è il nostro vero bene? Sappiamo se quello che abbiamo in mente corrisponde davvero al bene dell’altro? Sappiamo esattamente quale sia la volontà di Dio su noi e sugli altri? Quante domande… ma è bene che ce le facciamo, perché la nostra preghiera non diventi l’esibizione di esigenze di cui abbiamo già la soluzione, anche se non la sappiamo trovare da soli e quindi chiediamo la "bacchetta magica" di Dio. Qual è, allora, l’atteggiamento giusto per rivolgerci al Signore? L’umiltà, la consapevolezza che è il Padre a conoscerci più di quanto noi possiamo conoscere noi stessi; e quindi accostarci a lui con "piena fiducia" per ricevere misericordia e trovare grazia, e attendere con serenità il compimento in noi della sua volontà e saziarci della sua conoscenza.

Fonte: www.la-domenica.it



ALTRI APPUNTAMENTI

Ottobre Mese dedicato alle Missioni e alla preghiera del Santo Rosario.





-XVIIIma DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
13/10/2024



+ XXVIIIma DOMENICA +

«È PIÙ FACILE CHE UN CAMMELLO PASSI PER LA CRUNA DI UN AGO, CHE UN RICCO ENTRI NEL REGNO DI DIO»

Mc 10,25
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,17-30)

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Quante volte anche noi, come quel giovane del Vangelo, vorremmo che determinate parole Gesù non le avesse mai pronunciate, che non fossero fissate nella Scrittura… Quante volte preferiremmo che il Vangelo si limitasse a indicare alcuni comportamenti esteriori per essere perfetti ed entrare nel regno di Dio… No! Gesù quelle parole le ha dette, nel Vangelo noi le troviamo e, se vogliamo essere suoi discepoli, non possiamo annullarne una parte, nascondendoci dietro alle nostre rimostranze e ai nostri desiderata. A volte sì, la Parola di Dio è una "spada a doppio taglio" (II Lettura). Gesù, in realtà, non sta dicendo al giovane ricco quello che deve fare, gli sta proponendo una via di coscienza, uno stile di vita, un atteggiamento interiore di distacco da "mammona", che non è solo ricchezza monetaria, ma tutto ciò che ci tiene legati ai compromessi del mondo e quindi alle sue logiche. Per non restare intrappolati dallo stupore avvilito, come successe a quel giovane, chiediamo al Signore il dono della sapienza; lì troveremo la nostra vera ricchezza e sapremo valutare nel giusto equilibrio tutte le situazioni umane, così da non restarne bloccati o sopraffatti.

Fonte: www.la-domenica.it



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Ottobre Mese dedicato alle Missioni e alla preghiera del Santo Rosario.





-XXVIIma DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
06/10/2024



+ XXVIIma DOMENICA +

«CHI RIPUDIA LA PROPRIA MOGLIE E NE SPOSA UN'ALTRA, COMMETTE ADULTERIO VERSO DI LEI; E SE LEI, RIPUDIATO IL MARITO, NE SPOSA UN ALTRO, COMMETTE ADULTERIO»

Mc 10,11-12
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,2-16)

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Alcuni farisei si accostano a Gesù con l’intenzione di coglierlo in fallo e gli chiedono di esprimersi sulla liceità di una norma matrimoniale. Hanno in mente l’atto di ripudio della moglie, stabilito da Mosè e riportato dal libro del Deuteronomio. In realtà, non era chiara l’interpretazione di questo atto. Vi erano fondamentalmente due scuole: una del rabbino Hillel, più permissiva (la donna può essere ripudiata anche per futili motivi); l’altra, del rabbino Shammai, più rigorista (per giustificare un atto di ripudio devono esserci gravi motivi, come l’adulterio). Gesù non si fa intrappolare in una disputa retorica, ma fa risalire il matrimonio all’atto creativo di Dio. La norma del Deuteronomio sul ripudio è, in questa ottica, superata da una norma più originaria, perché affonda le sue radici nell’eterno disegno di Dio: «I due saranno un’unica carne». Gesù non fa sconti e non scende a facili compromessi, ma prescrive una verità che affonda le sue radici nell’opera della creazione dell’uomo e della donna, fatti a immagine e somiglianza di Dio. Per questo, è lecito affermare che l’immagine di questo Dio trinitario, comunione-indissolubile, si possa realizzare nel matrimonio comunione-indissolubile.

Fonte: www.la-domenica.it



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Ottobre Mese dedicato alle Missioni e alla preghiera del Santo Rosario

L'anno pastorale comincerà domenica 6 ottobre con la celebrazione della Santa Messa delle ore 10 e il Catechismo a partire da domenica 20 ottobre sempre con la Celebrazione Eucaristica delle ore 10.





-XXVIma DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
01/10/2024



+ XXVIma DOMENICA +

«CHI NON È CONTRO DI NOI È PER NOI»

Mc 9,40
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 9,38-43.45.47-48)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Gesù nel Vangelo indica il servizio come via della vera grandezza. Egli ha appena annunciato la sua passione e gli apostoli, per quanto ciò possa sembrare inverosimile, si mettono a discutere chi di loro sarà il più grande nel futuro regno, Gesù capovolge le loro prospettive: il primo nel suo regno è colui che nell’umiltà sa farsi servo di tutti, specialmente dei piccoli, degli ultimi e dei dimenticati. Se per molti riuscire nella vita significa accumulare una fortuna, salire sul podio degli onori, raccogliere solo le rose della vita, Cristo proclama che non esiste vera grandezza se non nel dono di sé disinteressato e nel generoso servizio ai fratelli. Come? Lottando contro l’orgoglio, ripulendo il cuore da ogni desiderio di metterci in vista e prendendo come modello Gesù Cristo che cammina avendo davanti a sé la meta della vera gloria, quella promessa dal Padre. L’umiltà del servizio è quindi la via indicata da Cristo per essere nel mondo lievito buono che fa fermentare l’umanità e la fraternità. Ritorniamo sul cammino che lui ci indica: convertirci dall’amore "che prende" all’amore "che serve", perché solo chi veramente ama è capace di servire in umiltà e creare futuro, speranza, novità.

Fonte: www.la-domenica.it



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Ottobre Mese dedicato alle Missioni e alla preghiera del Santo Rosario

L'anno pastorale comincerà domenica 6 ottobre con la celebrazione della Santa Messa delle ore 10 e il Catechismo a partire da domenica 20 ottobre sempre con la Celebrazione Eucaristica delle ore 10.

Gita parrocchiale organizzata per il 30 settembre, non si celebrerà la S. Messa delle ore 18 in parrocchia.

E' in programmazione un viaggio in Marocco dal 4 al 12 settembre, per informazioni domandare al parroco.





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