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 Notizie - NOVEMBRE 2024

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-SOLENNITA' GESU' CRISTO RE DELL'UNIVERSO

Sassari
23/11/2024



+ SOLENNITA' GESU' CRISTO RE DELL'UNIVERSO +

«IL MIO REGNO NON È DI QUESTO MONDO»

Gv 18,36
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 18,33-37)

In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Forse anche a te capita di chiedere il perché di quanto accade nella tua vita e nella storia del mondo. La solennità di Cristo Re dell’universo ci ricorda, alla fine di questo anno liturgico, che la storia non va avanti "a caso" ma avanza verso una meta. Oggi ci è dato di scorgere con l’occhio della profezia la chiave di volta in cui tutto trova senso e compimento: Cristo, il cui «potere eterno non finirà mai». «Dunque, tu sei re?», chiede Pilato. Se i regni di questo mondo si affermano con la potenza delle armi, il regno di Cristo avanza nella storia con la forza di un’attrazione interiore che ha nome "verità". La verità è il richiamo silenzioso («la mia voce») radicato nei cuori umani, rivolto a chiunque sa mettersi in gioco nell’incontro personale con lui. «Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue» è l’eterno Sacerdote sul cui altare, ogni giorno nell’Eucaristia, si riversa tutta la vita del mondo, riconsegnata al suo "destino ultimo"; e noi, resi nel battesimo re, profeti e sacerdoti, abbiamo parte al suo potere regale. Un solo atto d’amore ha il potere di trascinare il mondo.

Fonte: www.la-domenica.it



DOMENICA 1 DICEMBRE: INIZIA IL TEMPO DI AVVENTO

Con domenica 1 dicembre inizia il tempo di Avvento, nel quale siamo invitati a partecipare quando possibile alle celebrazioni con particolare la S. Messa.
Dal 16 inizierà la Novena di Natale e in questo periodo precedente il Natale siamo inviati a fare il Presepio nelle case e a partecipare alla raccolta dei viveri per i poveri.




-XXXIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO - GIORNATA DEI POVERI

Sassari
16/11/2024



+ XXXIIIma DOMENICA +

«IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO»

Mc 13,31
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 13,24-32)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Siamo nel contesto della conclusione dell’anno liturgico e nelle celebrazioni e feste che caratterizzano questo tempo possiamo vedere come l’immagine di un mondo che sta finendo e sul quale il Signore pronuncia il suo giudizio. Il Vangelo descrive tutto questo con il linguaggio popolare di impressionanti fenomeni, cari alla tradizione biblica: «Il sole si oscurerà, le stelle cadranno dal cielo, le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte». Questo può essere visto anche come il momento in cui il Signore traccia alle nostre comunità, per il nuovo anno liturgico che inizieremo, il cammino della salvezza, che le conduce "alla vita eterna", e il cammino della conversione, che le preserva "dalla vergogna" della condanna. Sarà il tuo cammino e il cammino della tua comunità. Quanto all’affermazione che neppure il Figlio conosce il momento della fine del mondo («Quanto a quel giorno… nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il Figlio, eccetto il Padre»), essa vuole indicare che lo svelare questa fine non rientra nella missione di Gesù, ma spetta solo al Padre. È lui il Signore del tempo e della storia. Lui solo ne conosce l’inizio e la fine.

Fonte: www.la-domenica.it



NOVEMBRE: MESE DI PREGHIERA PER I DEFUNTI

Per tutto il mese di novembre la Chiesa ci invita a pregare in suffragio dei fedeli defunti.


DOMENICA 17 NOVEMBRE, GIORNATA DEI POVERI

La busta consegnata nelle giornate di 8 e 9 novembre può essere riportata durante le Sante Messe di sabato 16 e domenica 17 novembre per la Giornata dei Poveri.




-XXXIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
09/11/2024



+ XXXIIma DOMENICA +

«IN VERITÀ IO VI DICO: QUESTA VEDOVA, COSÌ POVERA, HA GETTATO NEL TESORO PIÙ DI TUTTI GLI ALTRI»

Mc 12,28
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 12,38-44)

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Due povere vedove sono oggi le protagoniste della liturgia della Parola. La vedova di Sarepta, scegliendo di dare da mangiare al profeta, dimostra una grande fede. Preparando prima la focaccia per l’uomo di Dio e poi per sé stessa e per il figlio, mette Dio al primo posto. La sua fede viene premiata perché «la farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì». La vedova del Vangelo, sebbene doni una somma di denaro molto inferiore a tutti gli altri, non si priva del superfluo ma di tutto quello che ha: confida semplicemente in Dio e attende da lui sostegno e salvezza. La donna è lodata da Gesù perché ella è certa che il vero tesoro, che tarma e ruggine non consumano (Mt 6,19), è la relazione con il Signore che si può realizzare solo facendo le sue stesse scelte di autodonazione. La nostra donazione è gradita al Signore se siamo disposti a "lasciare" qualcosa di importante, a rinunciare e a offrire la nostra rinuncia a Dio come ha fatto lui. Modello sublime di donazione è, infatti, il Signore Gesù che ha offerto sé stesso, immolandosi per noi quale vero agnello pasquale.

Fonte: www.la-domenica.it



NOVEMBRE: MESE DI PREGHIERA PER I DEFUNTI

Per tutto il mese di novembre la Chiesa ci invita a pregare in suffragio dei fedeli defunti.


DOMENICA 17 NOVEMBRE, GIORNATA DEI POVERI

La busta consegnata nelle giornate del 9 e 10 novembre può essere riportata durante le Sante Messe di sabato 16 e domenica 17 novembre per la raccolta di offerte per la Giornata dei Poveri.




-XXXIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
02/11/2024



+ XXXIma DOMENICA +

«QUAL È IL PRIMO DI TUTTI I COMANDAMENTI?»

Mc 12,28
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 12,28-34)

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

In risposta a uno scriba, uomo di cultura, che domandava quale fosse l’essenza della religione, Gesù suggerisce che è l’amore, verso Dio e verso il prossimo, la radice verso cui far convergere ogni esperienza religiosa e di vita. Solo l’amore può dare pienezza all’esistenza umana e guidare ogni gesto. Nelle parole di Gesù, tuttavia, ci sono importanti novità. I due precetti dell’amore nella legge antica non erano enunciati uno accanto all’altro ma figuravano in due libri diversi, il Deuteronomio e il Levitico. Gesù li unisce come se ne costituissero uno solo. Quasi due facce della stessa medaglia. Se può essere facile amare Dio che è invisibile, è l’amore impegnato a costruire fraternità, che è la verifica di questo amore. Una seconda novità riguarda la parola "prossimo" che per Gesù non è solo il nostro familiare, l’amico o uno del nostro gruppo, ma tutti, perfino chi ci è ostile. All’amore verso Dio e verso il prossimo è necessario aggiungere anche quello verso noi stessi. Amiamo noi stessi quando ci poniamo nella verità, quando riconosciamo i talenti che abbiamo ricevuto e li facciamo fruttificare, quando confessiamo le nostre debolezze, quando comprendiamo che la vita ha senso se la doniamo agli altri.

Fonte: www.la-domenica.it



NOVEMBRE: MESE DI PREGHIERA PER I DEFUNTI

Per tutto il mese di novembre la Chiesa ci invita a pregare in suffragio dei fedeli defunti.


RIPRENDE IL CATECHISMO

Lunedì, martedì e mercoledì continua gli incontri di Catechismo secondo gli orari previsti dalla Segreteria.




-

Sassari
01/11/2024



+ XXXma DOMENICA +

«VA', LA TUA FEDE TI HA SALVATO»

Mc 10,52
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Dopo la distruzione di Gerusalemme (587 a.C.), durante l’esilio, il profeta Geremia intonava le prime note di una melodia colma di speranza, invitando il "resto d’Israele" (il cieco, lo zoppo…) a cantare sin da allora la gioia della salvezza promessa dal Signore. C’è ancora chi, nel buio, sa "gridare" la propria speranza? Quante grida restano sepolte sotto la coltre del dolore! O quante altre si disperdono in suoni afoni di sterili lamentele! Ma il grido di quest’uomo cieco, di nome Bartimeo, infrange la barriera del suono con una limpidezza interiore disarmante. Bartimeo introduce la strategia più geniale che la sua creatività gli lascia intuire: lui grida, non ha altro. Non grida qualcosa, ma grida a Qualcuno. Questo grido ha la fede di chi, nel dolore, rimane tenacemente a contatto col proprio desiderio di vita e lo riversa in una relazione: il suo grido di fede è la "preghiera del cuore" che si lancia nel cuore di Gesù. Come "sacerdote compassionevole" (II Lettura) Gesù se ne fa carico, al punto da portarlo al Padre, con la voce della sua stessa umanità, sull’altare della croce. Oggi è qui, in questa Eucaristia, per portargli anche il nostro.

Fonte: www.la-domenica.it



VENDITA DEI DOLCI

Sabato e Domenica ci sarà la vendita di dolci.



SOLENNITA' OGNISSANTI E COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI

Venerdì 1 novembre Solennità di Ognissanti le Sante Messe saranno alle ore 08:30, 10:00 e 18:00.

Sabato 2 novembre Commemorazione dei Defunti alle ore 15:30 in Cimitero Santa Messa, alla sera in parrocchia alle ore 18:00 la Celebrazione Eucaristica sarà della XXXIa Domenica del Tempo Ordinario.





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