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 Notizie - MARZO 2025

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-IVa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
29/03/2025



+ IVa DOMENICA +

«QUESTO MIO FIGLIO ERA MORTO ED È TORNATO IN VITA, ERA PERDUTO ED È STATO RITROVATO»

Lc 15,24
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9,28-36)

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: "Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta". Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: "Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo". Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: "Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso". Gli rispose il padre: "Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Tutti, forse inconsapevolmente, conserviamo in un angolo remoto del cuore il dubbio che Dio in fondo non sia così buono: la ferita del peccato ha deformato in noi il suo volto di Padre. Ma è il Figlio, Gesù, a rivelarci nel Vangelo il volto autentico di colui che ci attende, ci vede da lontano, si commuove, ci corre incontro a braccia aperte e ci bacia; di questo Padre che fa festa per noi e ci fa indossare «il vestito più bello» (letteralmente: «il primo abito»), quello ricevuto nel Battesimo. Il suo amore si è fatto per noi "abbraccio" nel sacramento della Riconciliazione. In questo cammino quaresimale riceviamo l'invito a tuffarci tra le sue braccia per essere "creatura nuova", per gustare e vedere com'è buono il Signore. Quella raccontata nel Vangelo è una storia vera, che accade ancora, ogni volta che un figlio o una figlia di Dio si lascia abbracciare dal Padre per far ritorno "a casa", per entrare nella "terra promessa" del suo amore gratuito, dopo averne sperimentato la potenza liberatrice. Ed è qui, in questa "terra promessa", che celebra nel Figlio la vera Pasqua dei risorti.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 5 marzo inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



STATUA BEATO CARLO ACUTIS

Si è trovato il Parrocchia il posto per la collocazione della statua del Beato Carlo Acutis, che sarà proclamato santo il prossimo mese di aprile. Chi vuole può ancora contribuire con una offerta.




-IIIa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
25/03/2025



+ IIIa DOMENICA +

«NO, IO VI DICO, MA SE NON VI CONVERTITE, PERIRETE TUTTI ALLO STESSO MODO»

Lc 13,5
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9,28-36)

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Sorgere dal sonno e trarre profitto dai giorni della penitenza e della salvezza è il continuo invito della Quaresima. E riconoscere che solo Dio può aiutare in questo, garantisce che stiamo andando all'essenziale. Convertirsi è credere in Dio, che non è come un padrone pronto a punire tutte le inadempienze, ma come un contadino paziente che si prende cura di quella parte di terra che è il nostro cuore. Egli ascolta il grido di ognuno e scende nelle nostre storie anche di cronaca nera per mostrare la sua tenerezza e il suo amore salvifico che non ha limiti. Scende perché prendiamo consapevolezza che non si può abusare della tregua che ci accorda. Se Dio è buono, non dimentichiamo che la sua pazienza è quella di un amore esigente. È una follia rimandare sempre la conversione e chiudere l'orecchio ai suoi richiami. Se lui è infinitamente comprensivo quando c'è la buona volontà, non può che mostrarsi severo quando c'è la trascuratezza volontaria: "voi perirete". Non è questa, però, una minaccia di morte, ma l'invito di Cristo a vivere bene il tempo che ci è dato e a imprimere alle attività che svolgiamo un valore eterno, segnandole con il marchio dell'amore: l'amore verso Dio e l'amore ai fratelli nel servizio disinteressato.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 5 marzo inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



STATUA BEATO CARLO ACUTIS

Si è trovato il Parrocchia il posto per la collocazione della statua del Beato Carlo Acutis, che sarà proclamato santo il prossimo mese di aprile. Chi vuole può ancora contribuire con una offerta.




-IIIa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
23/03/2025



+ IIIa DOMENICA +

«NO, IO VI DICO, MA SE NON VI CONVERTITE, PERIRETE TUTTI ALLO STESSO MODO»

Lc 13,5
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9,28-36)

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: "Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?". Ma quello gli rispose: "Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai"».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Sorgere dal sonno e trarre profitto dai giorni della penitenza e della salvezza è il continuo invito della Quaresima. E riconoscere che solo Dio può aiutare in questo, garantisce che stiamo andando all'essenziale. Convertirsi è credere in Dio, che non è come un padrone pronto a punire tutte le inadempienze, ma come un contadino paziente che si prende cura di quella parte di terra che è il nostro cuore. Egli ascolta il grido di ognuno e scende nelle nostre storie anche di cronaca nera per mostrare la sua tenerezza e il suo amore salvifico che non ha limiti. Scende perché prendiamo consapevolezza che non si può abusare della tregua che ci accorda. Se Dio è buono, non dimentichiamo che la sua pazienza è quella di un amore esigente. È una follia rimandare sempre la conversione e chiudere l'orecchio ai suoi richiami. Se lui è infinitamente comprensivo quando c'è la buona volontà, non può che mostrarsi severo quando c'è la trascuratezza volontaria: "voi perirete". Non è questa, però, una minaccia di morte, ma l'invito di Cristo a vivere bene il tempo che ci è dato e a imprimere alle attività che svolgiamo un valore eterno, segnandole con il marchio dell'amore: l'amore verso Dio e l'amore ai fratelli nel servizio disinteressato.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 5 marzo inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.





-IIa DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
16/03/2025



+ IIa DOMENICA +

«STA SCRITTO: NON DI SOLO PANE VIVRÀ L'UOMO»

Lc 9,35
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 9,28-36)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La trasfigurazione di Cristo ci invita a riflettere sul meraviglioso progetto di amore che Dio già aveva rivelato ad Abramo (I Lettura), stipulando con lui un patto di alleanza e di amicizia incondizionata. Un patto nel quale si cela un disegno, eterno e universale, che riguarda tutta l'umanità. È ciò che si compie in ciascuno di noi, quando riceviamo il battesimo e - dice san Paolo - veniamo liberati dal nostro "corpo di morte" (II Lettura) e "trasfigurati" nel Cristo. Di qui l'esortazione a imitare il Signore Gesù, nella fedeltà al Vangelo. La scena grandiosa della trasfigurazione del Signore, davanti a pochi intimi, è inserita in una cornice di preghiera (Vangelo). Gesù, accompagnato da tre apostoli: Pietro, Giovanni e Giacomo, è salito su di un monte a pregare. D'improvviso è avvolto di luce: il suo volto cambia d'aspetto, è trasfigurato. Vedere ora il volto luminoso del Maestro, servirà a rassicurare i discepoli quando saranno gettati nella tristezza per la sua morte, che Gesù sta per annunciare loro. Nello splendore della scena, Gesù appare dialogare con Mosè ed Elia, i massimi esponenti dell'Antica Alleanza. Ma, da una nube, il Padre proclama la sua predilezione per il Figlio suo. D'ora in poi, lui "è" la Legge e i Profeti, l'inviato di Dio per salvare l'umanità. Verso di lui, che è "Parola di Dio", è chiesta l'obbedienza della fede.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 5 marzo inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

>> Scarica la NOTA PASTORALE CEI del 4 ottobre 1994 "Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza" cliccando qui.



19 MARZO: SOLENNITA' DI SAN GIUSEPPE

Mercoledì 19 marzo si celebra la Solennità di San Giuseppe, in parrocchia alle ore 17:00 la Processione e alle ore 18:00 la S. Messa.




-Ia DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
09/03/2025



+ Ia DOMENICA +

«STA SCRITTO: NON DI SOLO PANE VIVRÀ L'UOMO»

Lc 4,4
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 4,1-13)

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo"». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano"; e anche: "Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Con l’Incarnazione inizia un tempo nuovo, in cui si manifesta la solidarietà di Dio con gli uomini, da sempre ribelli. Dio, amante degli uomini, si fa uomo, nascendo da una donna; si confonde con i peccatori nelle acque del Giordano; si espone alle tentazioni del diavolo (Vangelo); si consegna nelle mani dell’uomo, e sul Calvario è crocifisso. È una storia che contraddice ogni logica e attesa umana, ma su di essa si fonda la nostra professione di fede. Quale faticosa via percorre colui che è la nostra Via! Sceglie di redimerci condividendo le nostre prove, lasciandosi tentare e sperimentando il rischio di cedere alla perversione del male. Quale verità ci insegna, Gesù che è la nostra Verità! Vince la seduzione dell’avere e del possedere; vince la tentazione di pretendere che Dio intervenga su comando; vince la tentazione del potere e della gloria del mondo. Quale vita nuova offre all’uomo, Gesù che è la nostra Vita! Lui, il Figlio di Dio incarnato, prova fino in fondo le nostre fatiche e tentazioni, e mette la propria vita nelle nostre mani, perché possa essere trasformata nella sua. Vince, Gesù, sul diavolo! Ma vinciamo anche noi, se crediamo in lui e ci affidiamo alla sua Parola.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

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+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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STATUA BEATO CARLO ACUTIS

Continua la raccolta offerte per la statua del Beato Carlo Acutis che verrà canonizzato durante questo anno giubilare.




-VIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
01/03/2025



+ VIIIa DOMENICA +

«UN DISCEPOLO NON È PIÙ DEL MAESTRO; MA OGNUNO, CHE SIA BEN PREPARATO, SARÀ COME IL SUO MAESTRO»

Lc 6,40
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (Lc 6,39-45)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Il rapporto che c’è tra la parola e il cuore è simile a quello che intercorre tra il frutto e l’albero. Un frutto buono rivela la bontà dell’albero; così la parola, dice il Siracide, rivela i pensieri del cuore e la bocca esprime – secondo Luca – «ciò che dal cuore sovrabbonda ». Quali sono queste parole buone che manifestano la bontà del cuore? Gesù ne ricorda qualcuna. È la parola con la quale riconosciamo la trave che c’è nel nostro occhio e che non esitiamo a rimuovere attraverso cammini di conversione, che ci impediscano di diventare "ciechi che guidano altri ciechi". La parola buona sa correggere con mitezza chi sbaglia, aiutandolo a rimuovere la pagliuzza che può esserci nel suo occhio, per rendere luminosa la sua vista, di modo che sia lui a guidarci sul cammino della vita. Parola buona è quella che sa infondere coraggio e speranza, ricordando a tutti, come fa san Paolo con i Corinzi, che i nostri sforzi non sono vani se fondati sulla vittoria pasquale di Gesù, che ha vinto per sempre il peccato e la morte. È questa speranza che ci rende saldi e irremovibili, come alberi ben piantati nel terreno, capaci di produrre come frutto parole di consolazione e fiducia.

Fonte: www.la-domenica.it



IL SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

Con Mercoledì 5 marzo inizia il tempo liturgico della Quaresima. Durante la S. Messa delle ore 18:00 ci sarà il rito dell'imposizione delle ceneri.

+ MERCOLEDI' DELLE CENERI E VENERDI' SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966) e NOTA CEI

DIGIUNO (dai maggiorenni ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.

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STATUA BEATO CARLO ACUTIS

Continua la raccolta offerte per la statua del Beato Carlo Acutis che verrà canonizzato durante questo anno giubilare.




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