VIA CRUCIS
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7° STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
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RIFERIMENTO BIBBLICO
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Ma io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si è affidato al Signore, lui lo scampi; lo liberi, se è suo amico».
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MEDITAZIONE
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"Io sono verme, non uomo, infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo" (Sal 211, 7). Vengono in mente queste parole del Salmo mentre guardiamo Gesù, che per la seconda volta cade sotto la croce.
Ecco, nella polvere della terra sta il Condannato. Schiacciato dal peso della sua croce. Le forze lo abbandonano sempre più. Ma pur a fatica si rialza, per continuare il cammino.
Che cosa dice a noi, uomini peccatori, questa seconda caduta? Più ancora della prima, sembra esortare a rialzarci, a rialzarci un'altra volta sulla nostra via della croce.
Ogni uomo incontra quaggiù il Cristo che porta la croce e cade sotto di essa.
A sua volta Cristo, sulla via del Calvario, incontra ogni uomo e, cadendo sotto il peso della croce, non cessa di annunziare la buona novella.
Da duemila anni il vangelo della croce parla all'uomo.
Da venti secoli Cristo, che si rialza dalla caduta, incontra l'uomo che cade.
Molti hanno sperimentato che cadere non significa la fine del cammino.
Incontrando il Salvatore, si sono sentiti da lui rassicurare: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza" (2 Cor 12, 9).
Si sono rialzati confortati ed hanno trasmesso al mondo la parola della speranza che sgorga dalla croce.
Oggi, siamo chiamati ad approfondire il contenuto di questo incontro.
È necessario che la nostra generazione rechi ai secoli futuri la buona novella del nostro rialzarci in Cristo.
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ORAZIONE
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Signore Gesù Cristo,
che cadi sotto il peso del peccato dell'uomo
e ti rialzi per assumerlo su di te e cancellarlo,
da' a noi, uomini deboli, la forza di portare la croce della quotidianità
e di rialzarci dalle nostre cadute, per recare alle generazioni che verranno
il Vangelo della tua potenza salvifica.
A te, Gesù, sostegno della nostra debolezza,
la lode e la gloria nei secoli.
R. Amen.
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